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Pollice

Dal latino pollex, il pollice rappresenta un'unità di misura per piccole lunghezze. Il nome tradisce l'origine antichissima di questa grandezza, relativa all'epoca in cui le misure lineari erano desunte dall'osservazione delle varie parti del corpo umano. Adoperato dai Greci e dai Romani, il pollice ebbe valori differenti da regione a regione. L'equiparazione delle misure localmente adoperate con quelle in uso in Roma, avvenuta sotto il regno di Ottaviano Augusto (27 a.C. - 14 d.C.), portò ad estendere ovunque l'uso del pollice come dodicesima parte del piede, l'unità di misura del sistema lineare romano. Nei secoli successivi alla frammentazione dell'Impero Romano, il pollice fu diffusamente utilizzato anche per misurazioni di superficie e di volume. Adoperato a lungo in Europa, il pollice è rimasto in vigore, con valori differenti da città a città, fino all'introduzione del sistema metrico decimale. Il pollice è ancora in uso nei paesi anglosassoni (2,54 cm circa), dove viene anche utilizzato come unità di misura della pressione atmosferica. In Italia l'uso del pollice sopravvive per indicare il diametro delle tubature idrauliche e la misura della diagonale degli schermi video.