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Odometro
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Lo strumento, che serve a misurare le distanze percorse, ha origini classiche: è già descritto da Vitruvio e, poi, da Erone Alessandrino. Può essere considerato l'antesignano del moderno contachilometri. Ne furono concepiti molteplici, di fogge e dimensioni diverse. La versione contapassi era di piccole dimensioni; consisteva di una ruota legata alla caviglia trascinata mediante un'asta. Grazie a un dispositivo meccanico, ogni rotazione completa della ruota veniva registrata su un quadrante. Un analogo sistema poteva essere collegato alla sella di un cavallo o alla ruota di un carro.

L'odometro disegnato da Leonardo da Vinci (come quello proposto da Leon Battista Alberti) consiste in un dispositivo che fa cadere in un cestello ad ogni rotazione completa della ruota una piccola pietra. Dal numero delle pietre nel cestello alla fine del viaggio si può calcolare la distanza percorsa.

Gli odometri cinquecenteschi presentano generalmente un quadrante-registratore che consente di computare i giri della ruota. Strumenti simili agli odometri sono oggi usati sia come misuratori di distanze sulle carte per rapportarle alle distanze reali, sia come contapassi per gli atleti, oppure per stabilire le velocità istantanee per i ciclisti.

Oggetti
Odometro

Odometro

Inv. 2641
Ditta Dollond, Londra, fine sec. XVIII

Odometro

Odometro

Inv. 580
John Dollond, Londra, ca. 1750

Odometro

Odometro

Inv. 648
Costruttore sconosciuto, sec. XVII

Odometro da carrozza

Odometro da carrozza

Inv. 678
Luigi Roverelli, Antonio Quinquernell, Firenze, seconda metà sec. XVIII

Podometro

Podometro

Inv. 3384
Christoph Schissler, Hans Christoph Schissler [attr.], Fattura tedesca, seconda metà sec. XVI