Museo Galileo
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Museo Virtuale
Macchina elettrostatica portatile a disco
    • Collocazione:
      Sala XI
    • Costruttore:
      sconosciuto
    • Luogo:
      Fattura inglese?
    • Data:
      ca. 1775
    • Materiali:
      legno, ottone, vetro, bismuto
    • Dimensioni:
      altezza complessiva 450 mm, base (conduttore escluso) 310x135, diametro del disco 290 mm, spessore 8 mm
    • Inventario:
      2689
    • Macchina elettrostatica portatile a disco (Inv. 2689)

Macchina elettrostatica a strofinio con disco e cuscinetti di bismuto, proveniente dalle collezioni lorenesi. Questo materiale è del tutto inusuale per questo tipo di apparecchi e venne utilizzato a scopi sperimentali. Proviene dalle collezioni lorenesi e fa parte di una serie di quattro macchine utilizzate (inv. 2688 - inv. 2687 - inv. 2686) per dimostrare gli effetti di materiali diversi sulla polarità delle cariche generate, sia positive che negative. Il conduttore di ottone, sostenuto da una colonna di vetro, ha due bracci incurvati terminanti entrambi con una coppa munita di punte acuminate (i collettori) che vengono a trovarsi adiacenti alla superficie del disco di vetro. La quantità di carica è controllata da un elettrometro a scarica di Lane munito di scala e posto su un supporto di legno. Quasi tutte le macchine di questo tipo conservate nelle collezioni europee sono di manifattura inglese e generalmente provengono da Londra.