Museo Galileo
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Museo Virtuale
Pompa idraulica del Castelli
    • Collocazione:
      Sala X
    • Costruttore:
      sconosciuto
    • Luogo:
      Firenze
    • Data:
      1794
    • Materiali:
      legno, ottone, ferro, pelle
    • Dimensioni:
      altezza complessiva 1320 mm, base 1210x787 mm
    • Inventario:
      1029
    • Pompa idraulica del Castelli (Inv. 1029)

Questo tipo di pompa, detta anche "idrobalo", fu ideato dal preposto milanese Carlo Castelli intorno al 1785 e fu chiamato dall'inventore "ventilatore idraulico" per la sua somiglianza con alcuni sistemi di ventilatori utilizzati nelle miniere. La pompa, in effetti, non ha pistoni né parti rotanti, ma funziona grazie ad una paratia mobile. È fissata su una grossa cassa di legno verniciato (dotata di due coperchi apribili) che funge da serbatoio per l'acqua. Il corpo della macchina è formato da un grosso cilindro di ottone chiuso in alto da una calotta sferica sulla quale è imperniato un manubrio a movimento orizzontale. Sulla calotta è avvitata obliquamente una lunga lancia che termina con un ugello. I due tubi per l'aspirazione dell'acqua che si dipartono dalla pompa pescano nel serbatoio tramite maniche di cuoio rivestite di corda. Il corpo della pompa è diviso internamente da una coppia di settori prismatici muniti di valvole. Nel suo movimento il manubrio aziona una paratia mobile imperniata verticalmente fra i settori. Il movimento della paratia aspira, da un lato, l'acqua dal serbatoio e, dall'altro, la spinge verso la calotta superiore dotata di lancia. La calotta funge anche da camera d'aria per mantenere una pressione costante. Questa pompa poteva essere usata per irrigare, per sollevare l'acqua da un pozzo o per domare incendi. L'esemplare qui presentato fu costruito nell'officina del Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze tra il 1793 e il 1794.