Se un fascio di raggi paralleli incide su una lente e l'attraversa, i raggi che escono non sono più paralleli. Si possono dare due casi:
1) Attraversata la lente, i raggi si dirigono verso uno stesso punto (convergono, o si focalizzano). Il punto di convergenza si chiama fuoco; qui si ha la massima concentrazione di luce. Questa luce concentrata si può anche osservare realmente, ponendo ad esempio un foglietto di carta sul percorso dei raggi: per questo il fuoco è detto reale. Oltre il fuoco, i raggi proseguono divergendo. Una lente di questo tipo è detta convergente.
2) Attraversata la lente, i raggi divergono come se provenissero da uno stesso punto a monte della lente (individuato dal prolungamento dei raggi all'indietro). Ancora, il punto in questione si chiama fuoco, ma questa volta esso non esiste come effettiva concentrazione di luce e non è osservabile su un foglietto di carta: per questo è detto virtuale. Una lente di questo tipo si chiama divergente.