Museo Galileo
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Museo Virtuale
Approfondimento
Sepolcro monumentale di Galileo
Sepolcro monumentale di Galileo

Dopo la morte di Galileo (Arcetri, 1642) le sue spoglie furono depositate in una piccola stanza attigua alla Cappella dei Santi Cosma e Damiano, nella Basilica di Santa Croce a Firenze, in attesa della edificazione di un sepolcro monumentale. Il progetto incontrò l'ostilità delle autorità ecclesiastiche che fecero notare al Granduca Ferdinando II (1610-1670) l'inopportunità di erigere un monumento a un uomo condannato dalla Chiesa per "veemente sospetto di eresia". Nei decenni successivi, Vincenzo Viviani (1622-1703) dedicò enormi energie al progetto del sepolcro, senza, tuttavia, riuscire a superare le resistenze degli ambienti ecclesiastici. Solo all'epilogo del regno di Gian Gastone de' Medici (1671-1737), nel 1737, fu possibile inaugurare il sepolcro monumentale a Galileo che ancora oggi si osserva, entrando nella Basilica, sulla sinistra. Nel sepolcro furono traslati i resti mortali di Galileo e di Vincenzo Viviani.