Matematico salernitano, è rinomato per l'invenzione di un particolare compasso di proporzione a otto punte, ideato per misurare la più piccola frazione del grado. Viaggiò a lungo per l'Europa e per i paesi del Mediterraneo. Fu a Venezia nel 1567, dove dedicò a Daniele Barbaro (1513-1570) la prima stampa del suo compasso. Nel 1572 si recò a Vienna alla corte dell'Imperatore Massimiliano II (1527-1576) e dal 1578 fu a Praga al servizio di Rodolfo II (1552-1612). A questo imperatore dedicò il trattato sul Compasso edito ad Anversa nel 1584. Nella città fiamminga conobbe Michel Coignet (1549-1623) che più tardi dedicò vari scritti all'invenzione di Mordente. Decisivo fu anche l'incontro nel 1585 a Parigi con Giordano Bruno (1548-1600), che avrebbe stimolato le riflessioni del filosofo nolano sul compasso e sulla misura del minimo. Entrato al servizio di Alessandro Farnese (1545-1592) nel 1591, Mordente dette alle stampe la versione definitiva del suo compasso, destinato ad aumentare la precisione delle misurazioni astronomiche e a svolgere svariate operazioni di matematica pratica.