Ferdinando Meucci fu assunto nel 1844 dal Museo di Fisica e Storia Naturale come impiegato. Nel 1852 divenne commesso dell'Archivio Meteorologico Italiano, organizzato all'interno del Museo da Vincenzio Antinori a partire dal 1839. Meucci, negli anni successivi, affiancò a questa mansione quella della cura degli antichi strumenti di fisica e astronomia. Per questo motivo nel 1874 l'allora direttore del Museo, Filippo Parlatore, gli affidò ufficialmente la cura di tutto il patrimonio presente nella Tribuna di Galileo e nelle stanze attigue. Questo fu il primo nucleo di quello che andrà poi definendosi come "Museo di antichi strumenti", di cui Meucci assunse le funzioni di direttore negli ultimi anni della sua vita.
Ferdinando Meucci acquistò e fece restaurare molti strumenti, soprattutto astronomici, compiendo studi approfonditi sugli strumenti arabi oggi conservati presso il Museo Galileo di Firenze.