Giovanni de' Medici, secondogenito di Lorenzo il Magnifico (1449-1492), fu eletto Papa, con il nome di Leone X, nel 1513 in un brevissimo conclave, succedendo a Giulio II (1443-1513, Papa dal 1503), esponente della potente famiglia dei Della Rovere. Si adoperò, ma senza ottenere risultati concreti, per impedire che la penisola italiana cadesse interamente sotto il predominio francese e spagnolo. Mirò a fare di Roma il centro culturale della Cristianità, riformando l'università e favorendo la sistematica raccolta di documenti e testimonianze del mondo classico. Grande mecenate, favorì alcuni fra i più grandi artisti e letterati del tempo. Il suo pontificato coincise con l'avvio della Riforma protestante in Germania, di cui non colse appieno né la portata né le conseguenze. Il 15 giugno 1520, con la bolla Exurge Domine et iudica, Leone X condannò quarantuno proposizioni contenute nelle celebri 95 tesi del 1517 di Martin Lutero (1483-1546).