Monaco dell'ordine vallombrosano, Leto Guidi si interessò di ottica, di botanica, di filosofia e di letteratura. Insegnò filosofia nel monastero di Passignano (Firenze), dove introdusse anche le discipline matematiche. Allestì un'officina ottica, nella quale costruì numerosi strumenti scientifici, come telescopi a riflessione e galileiani, microscopi solari, camere ottiche, ecc. Nel 1772 fu nominato Abate perpetuo della Badia di S. Bartolomeo di Pistoia, dove lasciò un piccolo, ma ben attrezzato, osservatorio astronomico, nel quale ricevette più volte il Granduca Pietro Leopoldo (1747-1792).