Le ricerche di Galileo e dei suoi discepoli contribuirono a trasformare in modo radicale anche l'interpretazione dei fenomeni atmosferici, tradizionalmente concepiti come commento ossequioso delle concezioni aristoteliche, oppure ridotta alla semplice raccolta di dati osservativi. Le origini della moderna meteorologia devono, infatti, molto all'iniziativa medicea, stimolata dall'eredità galileiana. Nel 1654 il Granduca di Toscana Ferdinando II istituì la prima rete meteorologica. Nel periodo compreso fra il 1654 e il 1667 il monaco Vallombrosano Luigi Antinori coordinò infatti una rete meteorologica comprendente stazioni di rilevamento italiane e straniere. Si tratta del primo tentativo di raccolta sistematica di dati osservativi descrittivi e strumentali provenienti da luoghi geografici diversi - come Vallombrosa, presso Firenze, Varsavia, Innsbruck - tramite l'utilizzazione di strumenti omogenei e l'adozione di procedure di rilevamento uniformi.
Inv. 31, 35, 36, 37, 38, 39, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 48, 49, 50, 52, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 63, 64
Costruttore sconosciuto, Firenze, metà sec. XVII
Inv. 79
Costruttore sconosciuto, Firenze, metà sec. XVII
Inv. 85
Costruttore sconosciuto, Firenze, metà sec. XVII
Inv. 192
Costruttore sconosciuto, Fattura fiorentina, sec. XVII
Inv. 173
Costruttore sconosciuto, Firenze, metà sec. XVII