Due piccole anatre di ceramica recano una calamita nel becco; una è marcata Nord e l'altra Sud. Si tratta, probabilmente, di anatre prodotte per scopi decorativi e successivamente modificate con l'aggiunta di galleggianti sotto le ali. Esse venivano fatte galleggiare in un recipiente pieno d'acqua al fine di dimostrare i fenomeni magnetici di attrazione e repulsione. Strumenti di questo genere, capaci di destare curiosità e meraviglia, si trovano sovente descritti nei trattati settecenteschi. Provengono dalle collezioni lorenesi.