Termine generico per indicare vari tipi di apparecchi atti a misurare la pressione. Per misurare il "vuoto" delle pompe pneumatiche (cioè pressioni inferiori a quella atmosferica), i manometri più utilizzati sino alla fine dell'Ottocento erano una derivazione diretta dei barometri. Essi erano costituiti da tubi a U con un braccio chiuso e uno aperto, parzialmente riempiti di mercurio. Nel XX secolo, per misurare vuoti più spinti, furono ideati strumenti basati su fenomeni molecolari. Per usi industriali, invece, e per pressioni superiori a quella atmosferica, a partire dalla metà dell'Ottocento ebbero grande diffusione i manometri di Bourdon. In essi un tubo metallico appiattito e ricurvo, pieno del fluido la cui pressione deve essere misurata (aria, vapore, ecc.), viene collegato tramite un sistema meccanico ad una lancetta indicatrice. Una variazione di pressione del fluido altera la curvatura del tubo, modificando di conseguenza la posizione della lancetta.