Il termine fu introdotto dagli antichi Greci, i quali, avendo un sistema a base duodecimale, indicarono con questo termine una grandezza minima corrispondente alla dodicesima parte di una unità, sia nel sistema metrico, sia in quello ponderale. Anche i Romani la adottarono chiamandola uncia e destinandola ad identici usi. Dal momento che le unità metriche e ponderali, pur sotto il medesimo nome recavano valori differenti da luogo a luogo, pur indicando sempre la dodicesima parte di ogni grandezza assunta come unità (del piede, del palmo o del braccio, a seconda delle regioni), all'oncia corrispondevano valori diversi a seconda delle città nella quali era usata. Once quadre e cubiche furono applicate alla misura delle aree e dei volumi. Questa situazione rimase immutata fino all'adozione del sistema metrico decimale. Da allora il termine oncia, nei paesi in cui non è più in uso come misura, ha assunto il significato di "quantità minima".