Nome generico con il quale si designa una roccia effusiva di origine vulcanica, le cui caratteristiche di durezza e resistenza all'usura, alla compressione e all'urto la rendono ottimale per moltissimi usi. La colorazione, che dipende dal tipo di ferro presente, mostra molte sfumature e variazioni cromatiche. Per la sua bellezza, il porfido fu utilizzato fin dalle antiche civiltà assiro-babilonesi ed egizie e, da allora, è stato impiegato costantemente in opere architettoniche e scultoree. In porfido rosso era rivestito uno dei tre scalini di accesso alla porta del Purgatorio dantesco: "Lo terzo [gradino], che di sopra s'ammassiccia, / porfido mi parea, sì fiammeggiante / come sangue che fuor di vena spiccia" (Pg. IX 100-102). Cosimo I de' Medici (1519-1574) apprezzò particolarmente il porfido, con il quale fece realizzare molti lavori che evidenziavano una linea di continuità con l'antica tradizione classica e imperiale.