Il Tecnomasio Italiano fu fondato nel 1864 dall'ingegnere-meccanico Carlo dell'Acqua, dall'ingegnere e matematico Luigi Longoni e dal fotografo Alessandro Duroni. La ditta, che nel 1867 contava cinquanta operai, costruiva ottimi strumenti scientifici (il catalogo del 1865 ne descrive più di 1000) che ebbero vasta diffusione in tutta Italia. Nel 1879 l'ingegnere milanese Bartolomeo Cabella ne assunse la direzione. Fu allora che iniziarono i pionieristici esperimenti di illuminazione elettrica e che la ditta si orientò verso la produzione di apparecchiature industriali. Alla fine del secolo negli stabilimenti Tecnomasio lavoravano più di cinquecento operai. Nel 1903, in seguito a difficoltà finanziarie, la ditta svizzera Brown Boveri entrò nel Tecnomasio che divenne così Tecnomasio Italiano Brown Boveri (TIBB). Nello stesso periodo la produzione di strumenti didattici fu completamente abbandonata per lasciare il posto a quella di macchine e apparecchi industriali.