Vetraio veneziano che, grazie alle trattative con la Repubblica di Venezia condotte dal Granduca Cosimo I de' Medici (1519-1574), fu chiamato a Firenze per produrre cristallo. Già nel settembre del 1569 Bortolo è documentato nel capoluogo toscano dove si trattenne per circa quattordici anni introducendo nuove lavorazioni. Nell'inventario della sua bottega vengono ricordati "vetri de redeselo (a reticello), intagiadi, a giazo (a ghiaccio), un piatelo dorado e vasi a fileti con manighi".