Nonostante sia stato uno dei più grandi matematici dell'antichità, le notizie biografiche su Eudosso sono scarse. Nato a Cnido, in Asia Minore, studiò geometria con Archita di Taranto, medicina con Filistone e filosofia a Atene con Platone. Attorno al 378 a.C., su incarico del re di Sparta Agesilao II, compì un viaggio diplomatico nell'Egitto di Nectanebo I. Qui rimase circa un anno e dai sacerdoti di Eliopoli acquisì nozioni sui moti dei pianeti. Si dice che il toro Apis gli leccò l'abito e che, in base a ciò, i sacerdoti gli predirono vita breve ma illustre. Stabilitosi a Cizico, nella Propontide, Eudosso fondò una scuola di fama che intrattenne rapporti con l'Accademia di Platone. Dei molti lavori di geometria, geografia e filosofia stesi da Eudosso sono rimasti solo rari frammenti. A lui si devono il metodo di esaustione per calcolare superfici e volumi di solidi, la teoria delle proporzioni enunciata nel quinto libro degli Elementi di Euclide, la formula per trovare il volume di una piramide e altre dimostrazioni matematiche. In astronomia propose il ciclo di quattro anni - tre di 365 e uno di 366 giorni - poi adottato nella riforma calendariale di Giulio Cesare. Compose un'opera sui Fenomeni delle stelle e una Sulle velocità delle sfere omocentriche da lui escogitate per spiegare geometricamente i moti geocentrici del Sole, della Luna e dei pianeti lungo lo zodiaco. Un centinaio di frammenti superstiti di una sua opera di geografia mostrano come Eudosso avesse affrontato anche la descrizione generale del mondo abitato.