In linea con i precetti filosofici di Platone (427-347 a.C.), Eudosso di Cnido (IV secolo a.C.) attribuì ai pianeti moti circolari e uniformi intorno alla Terra immobile. Per esempio, il corso di Giove era regolato da quattro sfere concentriche alla Terra imperniate l’una nell’altra. La sfera più esterna governava il sorgere e tramontare giornalieri del pianeta. Quella successiva regolava il moto medio di Giove lungo lo zodiaco. Le due sfere più interne rendevano invece conto del fenomeno percepito dall’osservatore sulla Terra del periodico arrestarsi e tornare indietro del pianeta sullo sfondo delle stelle.