Nativo di Venezia, il padre lo voleva destinato alla carriera giuridica. Si volse invece allo studio della matematica e della fisica. Nel 1710 ottenne la cattedra di astronomia e meteore presso l'Università di Padova. Nello stesso anno venne eletto membro della Royal Society di Londra. In seguito tenne all'Università di Padova l'insegnamento di fisica (1715), matematica (1719), filosofia (fisica) sperimentale (1739), scienze nautiche e costruzioni navali (1755). Nel 1740 fondò a Padova il primo laboratorio di fisica aperto in una università italiana. Le sue opere incontrarono larga diffusione e apprezzamento nella comunità scientifica europea. Nel 1715 Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716) lo fece nominare membro dell'Accademia Reale di Berlino. Umanista a tutto campo, oltre che cultore di idraulica e architettura, studiò a fondo l'opera di Vitruvio (?-25 a.C.). Appassionato di musica, fu protettore di Giuseppe Tartini (1692-1770).