Capostipite di una famiglia di naturalisti, si laureò in medicina nel 1734. Allievo di Antonio Micheli (1679-1737), gli successe come custode dell'Orto botanico e professore di Botanica nello Studio fiorentino. Nel 1739, nominato prefetto della Biblioteca Magliabechiana di Firenze, ne riordinò l'ingente patrimonio librario. Le sue Relazioni d'alcuni viaggi fatti in diverse parti della Toscana, per osservare le produzioni naturali e gli antichi monumenti di essa (Firenze, 1751-1754) costituiscono una fondamentale descrizione della Toscana dal punto di vista storico e scientifico. Le sue Notizie degli aggrandimenti delle scienze fisiche accaduti in Toscana nel corso di anni LX del secolo XVII (Firenze, 1780) rappresentano la prima storia documentata della scienza in Toscana sotto il dominio mediceo, con particolare attenzione all'età di Galileo, dei suoi discepoli e dell'Accademia del Cimento. Attento promotore degli interessi economici e scientifici della regione, fu socio delle accademie fiorentine dei Georgofili e della Colombaria.