Due termometri di piccole dimensioni sessantigradi, cioè divisi secondo una delle molteplici scale termometriche adottate dall'Accademia del Cimento. Vi si osservano i numeri "56" e "54", dei quali non si conosce il significato. La graduazione è indicata da pallini di smalto nero per i singoli gradi e bianco per i dieci gradi. Il liquido termometrico è costituito da acquarzente. Nelle Notizie degli aggrandimenti delle scienze fisiche accaduti in Toscana (Firenze, 1780), Giovanni Targioni Tozzetti osserva che con un termometro di sessanta gradi fu fatta la prova del "caldo" necessario per far nascere "li pulcini ne' forni, ponendo prima l'istrumento sotto la gallina che cova, e notando il grado del caldo che si ricava per tale effetto". Questa specie di incubazione artificiale fu sperimentata nel Giardino di Boboli, in uno stanzone "per uso di custodire nei mesi d'inverno le piante degli agrumi".