Museo Galileo
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Astronomia di Galileo
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La prima testimonianza dell'adesione di Galileo all'eliocentrismo si trova in una lettera a Keplero del 1597, in cui affermava di essere copernicano già da molti anni. Le scoperte astronomiche del 1610, realizzate grazie al cannocchiale, verranno dunque a confermare convinzioni già acquisite. Con il Sidereus Nuncius, Galileo inaugurò la cosmologia moderna. La scoperta che la Luna presenta valli e rilievi come la Terra, che la Via Lattea non è una parte più densa del cielo, ma un ammasso impressionante di stelle, e infine che Giove è circondato da quattro satelliti distruggeva i fondamenti stessi della cosmologia aristotelico-tolemaica. Successivamente, Galileo fece altre straordinarie osservazioni che lo confermarono nella propria fede copernicana: le strane apparenze di Saturno, le fasi di Venere e le macchie solari.

Oggetti
Cannocchiale di Galileo

Cannocchiale di Galileo

Inv. 2427
Galileo Galilei, Fattura italiana, ca. 1610

Cannocchiale di Galileo

Cannocchiale di Galileo

Inv. 2428
Galileo Galilei, Fattura italiana, fine 1609 - inizio 1610

Dito medio della mano destra di Galileo

Dito medio della mano destra di Galileo

Inv. 2432
Autore sconosciuto, teca e incisione: ca. 1737

Giovilabio

Giovilabio

Inv. 3178
Costruttore sconosciuto, seconda metà sec. XVII

Lente obiettiva di Galileo

Lente obiettiva di Galileo

Inv. 2429
Vittorio Crosten (cornice), lente: fine 1609 - inizio 1610 / cornice: 1677

Sidereus Nuncius, Galileo Galilei (facsimile)

Sidereus Nuncius, Galileo Galilei (facsimile)

Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Post. 110
Galileo Galilei, Padova, originale 1610 / facsimile 2010