Il Sidereus Nuncius è l'opera nella quale Galileo annunciò la scoperta dei satelliti di Giove e propose, anche con l'aiuto di grafici ed illustrazioni, analisi di nuovi fenomeni celesti osservati con il cannocchiale a Padova, all'inizio del 1610. L'opera segna l'avvio di un processo che porterà, in pochi decenni, all'affermazione del sistema copernicano, nonostante l'opposizione delle autorità ecclesiastiche. La pubblicazione dell'opera e la dedica ai Medici dei satelliti di Giove (denominati "Stelle Medicee") aprirono la strada al ritorno in Toscana di Galileo, al quale Cosimo II conferì la carica di Matematico e Filosofo del Granduca. Pochi mesi dopo la pubblicazione dell'opera, lo scienziato pisano osservò Saturno tricorporeo, le macchie solari e le fasi di Venere, che portavano ulteriori evidenze contro il sistema aristotelico-tolemaico.