Nel Settecento vennero ideati numerosi apparecchi per disegnare utilizzati da architetti e artisti.
La "penna grafica", ideata da Giovanni Battista Suardi nel 1752, è uno strumento che traccia meccanicamente molteplici curve, quali cerchi, ellissi, cicloidi, ecc.
L'esemplare conservato presso il Museo è una penna grafica modificata da Felice Gori, macchinista del Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze, ed è assai simile a quella illustrata dal famoso costruttore inglese di strumenti George Adams.
Lo strumento, che viene posto sopra un foglio da disegno, si compone di tre sostegni ricurvi al centro dei quali è fissato un asse verticale. Ad esso è imperniato un braccio orizzontale mobile "A" con una scanalatura longitudinale, trattenuto da un tirante diagonale. Tramite appositi cursori muniti di perni nella scanalatura può essere montato un treno di ruote dentate. Sul perno della ruota più esterna di questo treno viene fissato un secondo braccio mobile "B" munito di una punta scrivente. All'asse verticale si fissa una ruota dentata che ingrana su quelle del braccio "A". In tal modo facendo ruotare "A" si genera contemporaneamente una rotazione di "B" attorno al suo asse. Il movimento della punta scrivente è dunque la somma di due movimenti rotatori. Montando sullo strumento ruote dentate di diverso diametro, variando il loro numero, nonché modificando la lunghezza del braccio "B" è possibile ottenere un numero estremamente grande di curve diverse.
Inv. 3719
Felice Gori, Firenze, 1819