Il disegno assume lo statuto di disciplina scientifica quando il concetto di rappresentazione viene associato a quello di misura. Questo avviene nel Rinascimento con l'invenzione della prospettiva lineare, che permette di rappresentare sul piano entità tridimensionali, applicando i principi della geometria euclidea. L'efficacia figurativa e, insieme, il rigore geometrico della rappresentazione garantirono il successo di questa disciplina non solo tra gli artisti ma anche tra i matematici, che se ne servivano per dimostrare, ad esempio, il principio costruttivo del planisfero tolemaico. Negli ambienti militari del Cinquecento il disegno prospettico venne usato come metodo per il rilevamento cartografico, mentre la rappresentazione delle fortezze fu affidata a un diverso tipo di prospettiva, detta appunto militare, che solo più tardi, nel corso dell'Ottocento, verrà codificata come prospettiva isometrica o assonometria. Su queste premesse, legate all'esigenza di una rappresentazione oggettiva e misurabile dei corpi, il matematico Gaspard Monge codificherà, alla fine del Settecento, i metodi della geometria descrittiva.
Inv. 1480
Costruttore sconosciuto, Fattura italiana, sec. XVII
Inv. 1357
Costruttore sconosciuto, Fattura italiana, sec. XVI
Inv. 1486/bis
Costruttore sconosciuto, sec. XVII
Inv. 3686
Costruttore sconosciuto, sec. XVII
Inv. 633
Costruttore sconosciuto, sec. XVII
Inv. 655
Costruttore sconosciuto, sec. XVII
Inv. 688
Agostino Rastrelli, Firenze, 1719
Inv. 3684
Costruttore sconosciuto, sec. XVII
Inv. 596
Joseph Meinicke, Vienna, sec. XVIII
Inv. 608
Costruttore sconosciuto, Fattura inglese, sec. XVII