Si tratta di un’addizionatrice per monete simile a quelle ideate e costruite da Samuel Morland verso il 1666. È costituita da una sottile lastra di ottone dorato, che porta, nella parte superiore, sei dischi principali numerati da 0 a 9, e, nella parte inferiore, tre dischi numerati rispettivamente da 0 a 19, da 0 a 11 e da 0 a 6. A ogni disco principale è associato un piccolo disco ausiliario. La macchina non permette di trasferire il riporto da un ordine a quello superiore, ma si limita a far avanzare di un’unità i dischi ausiliari quando i principali superano 9 (i sei superiori) o 6, 11 e 19 rispettivamente (i tre inferiori). I dischi superiori erano destinati alle sterline, i due inferiori al centro e a destra a scellini e penny. Il disco inferiore di sinistra era forse utilizzato per i calcoli con il gulden tedesco, suddiviso in sette long schilling. Fu donata da Tito Livio Burattini a Ferdinando II de’ Medici.