Motore elettrico proveniente dalle collezioni lorenesi e, probabilmente, costruito per il fisico Luigi Magrini. L'apparecchio è montato su un blocco di legno fissato alla base. La grande ruota di ottone è fatta ruotare da una doppia manovella collegata anche al commutatore. Due elettromagneti, attivati periodicamente, attirano di volta in volta una piastra di acciaio (l'armatura), sospesa a due bracci di ottone oscillanti, imperniati ad un supporto di legno. Un'asta di ottone collega il sistema ad una delle due manovelle. Il movimento è simile a quello delle macchine a vapore.