Orologio da edificio interamente in ferro battuto e in stile gotico. Presenta due treni di ingranaggi distinti per il tempo e la suoneria. Il meccanismo appare modificato per permettere l’introduzione di un pendolo, oggi perduto. L’asse di sostegno del pendolo era solidale a uno scappamento a verga, anch’esso mancante. Le palette dello scappamento agivano sulla ruota a corona – o ruota caterina – orizzontale che si scorge ancora nella parte superiore del meccanismo.
Proviene dalla collezione di Giancarlo Del Vecchio.