Nel 1718 Ètienne-François Geoffroy (1672-1731) presentava a Parigi una "tavola delle affinità" che, adattando al mondo microscopico la legge di attrazione universale di Isaac Newton (1642-1727), offriva un efficace quadro sintetico dei rapporti tra le differenti sostanze. Geoffroy proponeva inoltre un nuovo metodo di analisi sperimentale, che consisteva nel sottoporre i minerali al calore generato da una potente lente ustoria. Con questo metodo, adottato in tutta Europa per oltre un secolo, il chimico francese confidava di rivelare il comportamento delle particelle microscopiche.
Inv. 2545, 2710/bis
Benedetto Bregans (lente), Francesco Spighi, Gaspero Mazzeranghi, (montatura), Lente: Dresda / Montatura: Firenze, Lente: 1690 / Montatura: 1767
Inv. 1899
Franz Huber Hoefer [attr.], ca. 1766