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Approfondimento
Elettroterapia (o medicina elettrica)
Elettroterapia (o medicina elettrica)

La pratica dell'elettroterapia (o medicina elettrica, secondo la terminologia del tempo) si diffuse insieme al successo degli spettacolari esperimenti elettrici di metà Settecento, grazie anche all'invenzione della bottiglia di Leida. I divertenti esperimenti che prevedevano il coinvolgimento del corpo umano rivelarono gli effetti fisiologici dell’elettrizzazione: le scosse prodotte dalla bottiglia di Leida, in particolare, misero in evidenza la capacità delle scariche di stimolare movimenti muscolari involontari. Il trattamento delle paralisi divenne così uno dei campi in cui l’elettrizzazione venne impiegata più di frequente. Tuttavia, la medicina elettrica era considerata una sorta di panacea, in grado di trattare una vasta gamma di patologie. Nonostante le controversie e il prevalente scetticismo della professione medica, nel Settecento le applicazioni terapeutiche dell’elettricità costituivano una terapia alla moda, soprattutto tra le cure fai da te. Nel secolo successivo, con l'invenzione della pila, e in seguito con la scoperta delle correnti indotte e delle correnti ad alta frequenza, furono introdotte nuove apparecchiature e nuove terapie che godettero di grande popolarità. Tale apparecchiature furono utilizzate ancora nei primi decenni del XX secolo.