Il metro è l'unità di misura di lunghezza. Si indica con la lettera m, che per convenzione internazionale si scrive, come pure le altre lettere che indicano unità di misura, in carattere normale. L'8 maggio 1790, l'Assemblea Nazionale Costituente francese, su proposta di Talleyrand, decise di definire un sistema unificato di pesi e misure. Dello studio si occupò una commissione dell'Académie Royale des Sciences di Parigi, formata da prestigiosi scienziati come Jean-Charles de Borda (1733-1799), Joseph-Louis Lagrange (1736-1813), Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794), Mathieu Tillet (1714-1791) e il marchese di Condorcet (1743–1794), cui si aggiunsero Pierre-Simon de Laplace (1749–1827) e Gaspard Monge (1746–1818). Come unità di misura della lunghezza fu scelta la quarantamilionesima parte del meridiano terrestre, misurato tra Dunkerque e Barcellona, cui fu dato il nome di metro. Fu quindi costruito il metro campione, che dal 1799 fu depositato al Conservatoire des Arts et Métiers di Parigi. Nel 1875 fu istituita la Commissione Internazionale dei Pesi e delle Misure che promosse la costruzione di un nuovo e più preciso metro campione realizzato in una sbarra a "X". Il nuovo campione fu depositato presso la Commissione a Sèvres, vicino a Parigi. Col progressivo perfezionamento dei metodi di misura ci si accorse che il metro campione di Sèvres non corrispondeva esattamente alla quarantamilionesima parte del meridiano terrestre. Per non modificare tutti i metri campione costruiti sulla base di quello di Sèvres, si decise, nel 1899, di cambiare la definizione del metro, trasformandola in "la lunghezza del metro campione di Sèvres". Fu così abolito il riferimento al meridiano terrestre. Oggi esso è definito come la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in 1/299792458 di secondo. Come avveniva anche per le unità di misura adottate nell'antichità, la medesima parola, metro, indica sia lo strumento che serve per misurare le lunghezze, sia l'unità di misura di queste. Basato sul sistema decimale, il metro ha una serie di multipli e sottomultipli.