Gli accademici del Cimento utilizzarono diverse scale termometriche, il cui riferimento inferiore era costituito dalla temperatura del ghiaccio fondente. Nel termometro cinquantigrado, che era lo strumento meteorologico per eccellenza, corrispondeva a 13,5 gradi. Il valore massimo, del tutto empirico, era ottenuto dal livello dell'acquarzente raggiunto in un termometro esposto al Sole estivo. In tali condizioni l'acquarzente contenuta nel termometro cinquantigrado raggiungeva quasi sempre il livello di 40 gradi circa.
Varianti erano costituite dalla scala centigrada, cosiddetta perché divisa in cento parti, trentigrada e sessantigrada, con gli estremi termometrici in proporzione. Il grado misurato dai termometri dell'Accademia del Cimento è dunque diverso dai gradi standard successivamente fissati da Anders Celsius (1701-1744), Daniel Gabriel Fahrenheit (1686-1736) o René-Antoine Ferchault de Réaumur (1683-1757).