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Globo celeste
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Quando di notte si osserva il cielo, le stelle sembrano disposte su una volta sferica. Per questo, nell'antichità si pensò che le stelle fossero incastonate su una sfera cristallina con la Terra nel centro. Di conseguenza, si ritenne che il miglior modo per rappresentare le costellazioni consistesse nel produrre un modello della sfera delle stelle. Lo strumento che ne derivò è il "globo celeste".

Sulla superficie del globo sono tracciati i principali cerchi della sfera celeste. L'equatore è suddiviso in 360°. L'eclittica, che rappresenta il percorso annuo del Sole fra le costellazioni dello Zodiaco, è suddivisa anch'essa in 360°. Dai poli celesti si dipartono infine il coluro dei solstizi e il coluro degli equinozi.

I globi riportano tutte o parte delle 1025 stelle che Claudio Tolomeo catalogò nell'Almagesto. Le stelle sono circondate dal disegno delle costellazioni che le comprendono. Ruotando il globo si riconoscono il Sagittario, lo Scorpione, il Leone, Orione. Queste costellazioni non sono rappresentate nel modo in cui si osservano alzando gli occhi al cielo, ma specularmente; cioè come apparirebbero a chi osservasse la sfera cristallina dall'esterno.

Il globo è alloggiato in una montatura formata da un primo anello che rappresenta l'orizzonte dell'osservatore e da un secondo anello che rappresenta il meridiano del luogo. Il globo è imperniato nell'anello meridiano in corrispondenza dei poli celesti e può essere inclinato in modo che l'altezza del polo sull'orizzonte coincida con quella misurabile nel particolare luogo d'osservazione.

Il globo costituisce un agile strumento di calcolo. Se si vuol sapere a che ora sorge la stella Sirio ad Alessandria d'Egitto, si inclina il globo in base alla latitudine della città. Si annota poi la posizione del Sole sull'eclittica nel giorno scelto per il calcolo e si ruota il globo finché Sirio tocca il cerchio dell'orizzonte. L'angolo che sull'equatore celeste separa il Sole dal meridiano, rapportato alle 24 ore della rotazione apparente della sfera celeste rispetto alla Terra, dà esattamente l'ora in cui si vedrà sorgere la stella.

Oggetti
Globo celeste

Globo celeste

Dep. SBAS, Firenze
Vincenzo Coronelli, 1696

Globo celeste

Globo celeste

Inv. 123
Mario Cartaro, Roma, 1577

Globo celeste

Globo celeste

Inv. 2364
Vincenzo Coronelli, Arnold Deuvez, Jean-Baptiste Nolin, Parigi, 1693

Globo celeste

Globo celeste

Inv. 2366
Vincenzo Coronelli, Venezia, 1692

Globo celeste

Globo celeste

Inv. 2696
Jodocus Hondius Jr, Adrianus Veen, 1613

Globo celeste

Globo celeste

Inv. 2697
Willem Jansz Blaeu, pubblicato da Joan Blaeu dopo il 1630

Globo celeste

Globo celeste

Inv. 2702
Matthäus Greuter, Roma, 1636

Globo celeste

Globo celeste

Inv. 347
Willem Jansz Blaeu, pubblicato da Joan Blaeu dopo il 1630

Globo celeste

Globo celeste

Inv. 348
Willem Jansz Blaeu, pubblicato da Joan Blaeu dopo il 1630

Globo celeste

Globo celeste

Concessione INAF-Arcetri
Maison Delamarche, Parigi, dopo il 1805

Globo celeste

Globo celeste

Inv. 3842
John Cary, William Cary, 1816

Globo celeste

Globo celeste

Inv. 974
Guillaume Delisle, Parigi, 1700

Globo celeste

Globo celeste

Concessione INAF-Arcetri
Willem Jansz Blaeu, 1622

Globo celeste

Globo celeste

Dep. SBAS, Firenze
Johann Georg Klinger, Norimberga, 1790

Globo celeste

Globo celeste

Inv. 2712
Ibrâhim 'Ibn Saîd as Sahlì, Valencia, 1085