Dedicato al Cardinale Ferdinando de' Medici, il trattato contiene la prima descrizione completa dell'astrolabio stampata in Italia. Danti espone le operazioni dello strumento e il modo di costruirlo, prendendo in esame alcuni dei più importanti esemplari dell'epoca, invenzioni di Gemma Frisius, Juan de Rojas e Oronce Finé.