Fornello in terra refrattaria con due aperture posto su treppiede di ferro. Questo tipo di fornello, costruito nella seconda metà del Settecento, veniva utilizzato per compiere numerose operazioni chimiche. Posandoci sopra un crogiolo si potevano fondere il piombo, lo stagno, il bismuto e, in generale, tutte le sostanze che per fondersi non necessitavano di alte temperature. Mettendoci, invece, un bacino o un vaso era possibile procedere alla calcinazione dei metalli. Un fornello identico a questo è descritto nella terza parte del Traité élémentaire de chimie (Paris, 1789) di Antoine Laurent Lavoisier.