Macchina da dividere utilizzata per incidere i cerchi graduati degli strumenti astronomici. La macchina consiste essenzialmente di una piattaforma girevole di forma circolare con diametro di 160 mm. Il bordo della piattaforma, dentato, ingrana su una vite senza fine, che viene fatta girare da una manovella dotata di un tamburo graduato. Ogni giro della vite senza fine corrisponde ad una rotazione di 10' della piattaforma. Siccome il tamburo graduato, che è solidale con la vite senza fine, è diviso in 300 parti, una rotazione della vite di un angolo pari a una divisione del tamburo corrisponde a una rotazione di 2'' della piattaforma. Il cerchio da dividere veniva fissato sulla piattaforma principale, avendo particolare cura che fosse concentrico con essa. L'operatore incideva sulla superficie periferica del cerchio, che di solito era coperta di argento, o sullo spessore, con un bulino solidale con il supporto della macchina, una linea per ogni frazione di giro della vite senza fine conduttrice. Questa macchina fu realizzata dall'officina del Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze in seguito alle sollecitazioni di Giovanni Battista Amici.