Macchina elettrostatica a strofinio a disco, proveniente dalle collezioni lorenesi. Il disco di vetro viene fatto ruotare da una semplice manovella ed è strofinato da quattro piccoli cuscinetti di cuoio inseriti nei supporti verticali di legno del telaio. La pressione dei due cuscinetti posti dalla parte della manovella può essere regolata grazie a due viti di ottone. Il conduttore di ottone, sostenuto da una colonna, ha due bracci incurvati terminanti entrambi con una coppa munita di punte acuminate (i collettori) che vengono a trovarsi adiacenti alla superficie del disco di vetro. La quantità di carica è controllata da un elettrometro a scarica di Lane munito di scala e posto su un supporto di legno. Quasi tutte le macchine di questo tipo conservate nelle collezioni europee sono di manifattura inglese e generalmente provengono da Londra.