Appartiene forse alla produzione di Giovanni Battista Amici del periodo fiorentino. La base del microscopio composto è formata da una scatola cilindrica nella quale è imperniato lo specchietto per l'illuminazione. Un braccio a cremagliera sostiene il tubo ottico, i cui spostamenti, tramite pignone dentato, permettono la messa a fuoco. Una lente d'illuminazione è inserita su braccio snodabile. Lo strumento faceva parte delle dotazioni del Gabinetto degli invertebrati dell'Istituto di Studi Superiori di Firenze.