Microscopio composto tipo Pacini perfettamente corrispondente a quello descritto da Filippo Pacini in un articolo del 1845. Fu realizzato nell'officina di Giovanni Battista Amici. Su una base a forma semicircolare sono inserite due colonnine che sostengono un tavolino portaoggetti ovale. Accanto, un'asta quadrangolare telescopica sostiene il tubo ottico; la sua posizione verticale viene regolata per la messa a fuoco tramite una vite azionata da una manopola. Un disco graduato permette il movimento micrometrico del tavolino portaoggetti. Sotto di esso si trovano lo specchietto per l'illuminazione, una lente condensatrice e un disco con alcuni diaframmi. Il tubo ottico è inclinato ed è unito al sostegno tramite un prisma a riflessione totale che devia nell'oculare i raggi provenienti dall'obiettivo. Lo strumento proviene dalle collezioni lorenesi.