La spettacolarità caratterizzò molti aspetti della scienza settecentesca. L'alta società del tempo, avida di novità e intrattenimenti, era affascinata dai fenomeni della fisica sperimentale. Nelle corti e nei salotti - come quello in parte ricostruito sul fondo della sala - le leggi della natura venivano illustrate da docenti itineranti che insegnavano la scienza per mezzo di spettacolari dimostrazioni. Servendosi di pompe pneumatiche, planetari, microscopi solari e macchine per lo studio degli urti, essi offrivano corsi di fisica senza ricorrere al difficile linguaggio della matematica. Le lezioni erano spesso vere e proprie rappresentazioni teatrali e fornivano occasioni di incontro e socialità. Nel corso del secolo la diffusione di nuove macchine elettrostatiche "a strofinio" dette origine a divertenti "serate elettriche", durante le quali i dimostratori mettevano in scena spettacolari performance a base di attrazioni, repulsioni, scosse e scintille, che dame e cavalieri potevano sperimentare sul proprio corpo.
Numerosi dispositivi venivano impiegati al buio per affascinare il pubblico dei salotti generando singolari fenomeni luminosi: i celebri prismi di Isaac ...
La spettacolarità delle dimostrazioni sperimentali era legata anche alla materialità degli strumenti, come illustrato da queste macchine di grandi dimensioni. ...
I salotti settecenteschi erano spesso teatro di brillanti "serate elettriche" durante le quali dame e cavalieri si divertivano a sperimentare - anche sul ...
L'ambiguo termine "attrazione", proveniente dal vocabolario alchemico, veniva impiegato nel Settecento in campi diversi, come l'astronomia, l'elettricità ...