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Approfondimento
Igrometro

Strumento utilizzato per determinare l'umidità atmosferica, mediante la misura, compiuta con diversi metodi, della quantità di vapore acqueo presente nell'aria. Per compiere questo tipo di rilevazioni furono concepiti, sin dal XV secolo, igrometri di vario tipo.

Igrometro con sostanze igroscopiche
Igrometro con sostanze igroscopiche

Questo tipo di igrometro sfrutta la proprietà di alcune sostanze organiche di assorbire umidità dall'aria (sostanze igroscopiche). I capelli, la barba d'avena, numerose fibre animali e vegetali, la carta sono sostanze igroscopiche: subiscono infatti leggere variazioni delle dimensioni o della forma in funzione delle variazioni dell'umidità atmosferica. Gli igrometri fondati su questo fenomeno sono poco precisi e forniscono indicazioni più qualitative che quantitative.

Igrometro a condensazione
Igrometro a condensazione

Strumento che consente di misurare la temperatura alla quale il vapore acqueo presente nell'atmosfera si condensa. Abbassando artificialmente la temperatura di un recipiente, ad un certo punto (il cosiddetto "punto di rugiada") esso si ricopre di vapore condensato. Confrontando la temperatura del punto di rugiada (che dipende dall'umidità atmosferica) con quella ambiente, si determina la percentuale di vapore presente nell'aria. In questo modo si stabilisce in maniera piuttosto esatta l'umidità atmosferica, che è funzione sia della temperatura ambiente sia della temperatura di condensazione.

Igrometro chimico
Igrometro chimico

In questo tipo di igrometro, la misura dell'umidità atmosferica avviene rilevando le modificazioni di peso di sostanze che assorbono il vapore acqueo.

Psicrometro
Psicrometro

Il termine psicrometro, coniato nel 1818 dall'inventore tedesco Ernst Ferdinand August (1795-1870), deriva dal greco e significa "misuratore del freddo". Questo strumento igrometrico utilizza il principio che l'aria secca favorisce l'evaporazione, mentre quella umida lo ostacola. Lo psicrometro è corredato di due termometri identici: uno con il bulbo secco e l'altro con il bulbo costantemente inumidito da una fascia bagnata. Minore è l'umidità atmosferica, maggiore è l'evaporazione dell'acqua sul bulbo bagnato, dalla quale consegue un abbassamento della temperatura. Dalla differenza di temperatura dei due termometri si può misurare, utilizzando apposite tabelle, il grado di umidità atmosferica. Lo scarto termico fra i due termometri corrisponde a 0 quando l'umidità relativa è al 100%.