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Metro
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L'8 maggio 1790, l'Assemblea Nazionale Costituente francese, su proposta di Talleyrand, decise di definire un sistema unificato di pesi e misure. Dello studio si occupò una commissione dell'Académie Royale des Sciences di Parigi, formata da prestigiosi scienziati come Jean-Charles de Borda, Joseph-Louis Lagrange, Antoine Laurent Lavoisier, Mathieu Tillet e Condorcet, cui si aggiunsero Pierre Simon de Laplace e Gaspard Monge. Come unità di misura della lunghezza, cui fu dato il nome di metro, fu scelta la quarantamilionesima parte del meridiano terrestre, misurato dagli astronomi Jean-Baptiste Joseph Delambre e François-André Méchain con una triangolazione tra Dunkerque e Barcellona. Fu quindi costruito il metro campione, che dal 1799 fu depositato nel Conservatoire des Arts et Métiers di Parigi.

Nel 1875 fu istituita la Commissione Internazionale dei Pesi e delle Misure che promosse la costruzione di un nuovo e più preciso metro campione realizzato in una sbarra a "X". Il nuovo campione fu depositato presso la Commissione a Sèvres, vicino a Parigi.

In seguito al perfezionamento dei metodi di misura ci si accorse che neanche questo secondo metro corrispondeva esattamente alla quarantamilionesima parte del meridiano terrestre. Per non essere costretti a modificare tutti i metri campione esemplati su quello di Sèvres, si decise, nel 1889, di definire il metro non più come frazione del meridiano, ma come la "lunghezza del metro campione di Sèvres".

Oggi il metro è definito come la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in una piccolissima frazione di secondo. Basato sul sistema decimale, il metro ha una serie di multipli e sottomultipli.

Come avveniva anche per le unità di misura adottate nell'antichità, la parola metro indica sia lo strumento per misurare le lunghezze, sia l'unità di misura di queste.

Oggetti
Metro

Metro

Inv. 3107
Felice Gori, Firenze, sec. XIX

Metro campione

Metro campione

Inv. 1362
Henri-Prudence Gambey, Parigi, prima metà sec. XIX

Metro campione

Metro campione

Inv. 389, 3342
Ferat, Parigi, 1798