Cifrario costituito da due dischi di diverso diametro sovrapposti l'uno all'altro. I dischi sono contrassegnati ciascuno da tre facce concentriche divise in ventiquattro caselle con le lettere dell'alfabeto. Il disco maggiore, fisso, è munito di anello di sospensione, mentre quello minore, girevole, presenta un piccolo indice sul bordo esterno. Al centro è imperniato un ostensore che può ruotare su entrambi i dischi. Lo strumento consentiva di elaborare linguaggi in codice attraverso la sostituzione concordata delle lettere dell'alfabeto indicate dall'ostensore e dall'indice del disco minore. Proviene dal lascito di Vincenzo Viviani.