Opera di Georg Zorn, costruttore del quale non si hanno notizie, questo strumento combina le caratteristiche del compasso di proporzione e del radio latino. Sulle facce delle due gambe principali sono incise varie scale proporzionali, mentre la gamba centrale, fissa, termina con un anello che conteneva probabilmente una bussola a sospensione cardanica. Le tre gambe sono unite da due braccetti snodati che, scorrendo sulla gamba centrale, indicano il valore dell'angolo formato volta per volta dalle gambe principali. Tale valore, fino a 120°, è segnato sulla gamba centrale, dove si trova anche il valore dei lati dei poligoni che si possono disegnare con le diverse aperture del compasso. Munito di visori (oggi mancanti), questo compasso poteva essere usato per rilevamenti topografici. L'invenzione di questo strumento, che fu portato dalla Germania dal principe Mattias de' Medici nella prima metà del XVII secolo, sembra dovuta a Leonard Zubler.