La bussola è uno strumento di orientamento costituito da un ago calamitato imperniato al centro e libero di ruotare sul piano orizzontale. Nel campo magnetico terrestre l'ago della bussola indica sempre il polo nord magnetico, che differisce di diversi gradi rispetto al polo nord geografico. In alcuni casi è l'intero quadrante della bussola, sul quale sono incisi i punti cardinali e la rosa dei venti, a girare sul perno centrale; in questo caso, la direzione è indicata da un segno di riferimento sull'alloggiamento della bussola. A seconda dello scopo per cui viene utilizzata, la bussola presenta diverse varianti.
Bussola disposta nel suo alloggiamento in modo da mantenersi costantemente in piano, anche se la superficie sulla quale poggia oscilla. In genere per ottenere questo effetto, si dispone la bussola su un giunto cardanico. Questo tipo di bussola è impiegato soprattutto nella navigazione, per impedire o limitare gli effetti perturbanti del moto ondoso.
Nota in Cina sin dal IV secolo d. C., fu perfezionata dai marinai amalfitani tra il 1100 e il 1200. Sotto l'ago magnetico è sistemato un quadrante sul quale è raffigurata la rosa dei venti.
Strumento composto generalmente da una lastra circolare che porta al centro una bussola e una diottra, e, lungo la circonferenza, una scala dei gradi. La scala dei gradi è talvolta composta da quattro settori di 90°, riferiti alle quattro direzioni cardinali, oppure (e più comunemente) da otto settori di 45°, riferiti ai venti principali (Tramontana, Greco, Levante, Scirocco, Ostro, Libeccio, Ponente, Maestro). Lo strumento, che deriva sostanzialmente dal dorso dell'astrolabio, serviva a compiere rilievi topografici attraverso la misura degli angoli di posizione o coordinate polari. Durante le campagne di rilevamento, tra la lastra e la diottra veniva collocato un foglio circolare sul quale venivano segnate le direzioni dei raggi visivi e, per ciascuna di esse, il nome del luogo e la misura in gradi dell'angolo di posizione.
Detta anche da geologo, questa bussola è munita di un clinometro a pendolo per determinare, oltre alla direzione e immersione degli strati geologici, anche la loro inclinazione. Generalmente è munita anche degli elementi (diottra e rosa dei venti) necessari al rilevamento topografico.
Le bussole geomantiche sintetizzano l'enorme complessità del pensiero cinese e, in campo più propriamente pratico, dovevano servire ad individuare le correlazioni tra l'universo naturale e l'essere umano. La forma e le funzioni della bussola geomantica (luoban, o luojing), che tuttora è in uso ad Hong Kong e Taiwan, rispecchiano quelle di circa mille anni fa (epoca Song). Lo strumento è rotondo, al suo centro, sotto una piccola campana di vetro, si trova, sospeso su un perno, un ago magnetico che indica il Sud secondo la convenzione cinese (al contrario della convenzione europea che si è sempre riferita al Nord); attorno a questo centro sono disposti altri cerchi concentrici (ceng), di diametro crescente, divisi in settori e il cui numero varia tra 16 e 24, anche se sono state documentate bussole con un numero maggiore di cerchi (fino a 40). Ognuno di questi ceng raffigura un aspetto della cosmografia cinese. Il geomante, cioè colui che sa utilizzare la bussola per scegliere il luogo propizio in cui erigere la casa o sistemare la tomba, consultando alcuni ceng della sua bussola, e successivamente un manuale, può stabilire a che punto della sua evoluzione ciclica si trova ciascuno dei Cinque Elementi (legno, fuoco, terra, metallo e acqua) nel sito prescelto; potrà così stabilire se in questo luogo il potenziale energetico delle forze negative (ying) e positive (yang) è nel rapporto ottimale. Questo strumento veniva utilizzato anche come strumento da miniera, soprattutto allo scopo di determinare stabilmente i confini delle porzioni minerarie da scavare.