Questo tipo di fontana, descritta da Erone di Alessandria, è stato, sino all'inizio del Novecento, un apparecchio assai popolare nei gabinetti di fisica. Un treppiede di legno intagliato e decorato sostiene due globi di vetro sovrapposti e muniti di ghiere di ottone. Sul globo superiore è montata una coppa di vetro intagliato. Un tubo collegato alla coppa mediante una piccola apertura attraversa il globo superiore e pesca in quello inferiore. Un secondo tubo mette in comunicazione i due globi, mentre un tubo più corto pesca nel globo superiore e termina con un ugello al centro della coppa. Per far funzionare l'apparecchio è necessario riempire d'acqua il globo superiore. La fontana viene poi innescata versando nella coppa dell'acqua. Questa fluisce nel globo inferiore e ne scaccia l'aria che viene così convogliata e compressa nel globo superiore. Di conseguenza, l'acqua in esso contenuta viene spinta dalla pressione dell'aria e, risalendo nel tubo più corto, zampilla dall'ugello ricadendo nella coppa. La fontana continua a funzionare sino a che il globo inferiore è pieno e quello superiore vuoto. Le fontane di Erone di fogge, dimensioni e materiali diversi o apparecchi simili come le fontane intermittenti venivano a volte usati come curiosi centritavola dai quali zampillavano vino o bevande colorate. Le caratteristiche costruttive di questa fontana sono tipiche degli apparecchi francesi descritti da Jean-Antoine Nollet. Lo strumento proviene dalle collezioni lorenesi.