Macchina elettrostatica a strofinio con globo in vetro, opera del costruttore Edward Nairne e proveniente dalle collezioni lorenesi. Comprende una scatola di ottone contenente una vite senza fine ed un ingranaggio che permettono di ottenere una rapida rotazione del globo. Il cuscinetto di cuoio circolare è fissato ad una lamina flessibile di ottone; una vite premuta contro di essa consente di regolare l'attrito. Un morsetto sotto la scatola fissa la macchina a un tavolo. Il conduttore, separato, presenta una base di mogano tornito e un sottile cilindro di ottone munito di pomi alle estremità e recante una singola punta per trasferire l'elettricità dal globo. Questa macchina portatile era assai comune in Inghilterra negli ultimi decenni del Settecento.