Lo strumento, proveniente dalle collezioni lorenesi, è sostenuto da un castello triangolare di legno sul quale si trova il piatto che fa da base a una campana di vetro. Il piatto è collegato tramite un rubinetto ad un tubo verticale. Quest'ultimo è in comunicazione con un cilindro di legno fissato anch'esso verticalmente al castello. Alla base del cilindro, nel quale scorre un pistone in legno munito di manopola, si trova una scatola che conteneva in origine una valvola. La pompa è stata restaurata in seguito ai danni dell'alluvione dell'Arno del 1966 e le molte lacune non permettono di ricostruirne il funzionamento con precisione. Comunque questo tipo di pompa a colonna di mercurio è simile a quella descritta da Emanuel Swedenborg nella Miscellanea del 1722. Il vuoto veniva ottenuto abbassando e innalzando la colonna di mercurio nel tubo verticale tramite il movimento alternativo del pistone. È simile alla pompa inv. 1531.