La posizione del Sole e quella delle stelle più luminose rispetto alla Stella Polare costituirono a lungo i punti di riferimento essenziali per orientarsi in mare. Oltre all'osservazione degli astri, le tecniche di orientamento utilizzavano una valutazione delle distanze percorse effettuate stimando con metodi empirici la velocità media della nave. Queste tecniche elementari furono perfezionate, a partire dal XIII secolo, con l'introduzione della bussola e successivamente con la preparazione di carte, dette portolani, che descrivevano i profili costieri. I sistemi di navigazione rimasero sostanzialmente invariati fino al XV e al XVI secolo, quando, grazie soprattutto ai portoghesi, la cartografia nautica ricevette un impulso notevole: furono prodotte tavole affidabili della declinazione solare e fu messo a punto l'astrolabio nautico.
Poco dopo la metà del Cinquecento apparve il log, uno strumento che consentiva di misurare con maggior precisione la velocità della nave. Le tecniche tradizionali, che consentivano di orientarsi con relativa facilità nel piccolo bacino del Mediterraneo, mostrarono i loro limiti quando presero avvio le navigazioni oceaniche. In particolare appariva drammatica la mancanza di un metodo sicuro per determinare la longitudine in mare. Dopo l'esito sfortunato delle proposte avanzate di soluzione del problema con metodi astronomici, ai quali partecipò anche Galileo, la soluzione fu trovata nella seconda metà del Settecento da un ingegnoso artefice inglese, John Harrison. Egli elaborò, infatti, un cronografo di grandissima precisione che consentiva di confrontare l'ora locale con quella del porto di partenza, del quale era nota la longitudine.
Inv. 1093
Thomas Gemini, Fattura inglese, 1550-1559
Inv. 1123, 1124, 1127
Charles Whitwell [attr.], Fattura inglese, fine sec. XVI
Inv. 1119
Francisco de Goes, Fattura portoghese, 1608
Firenze, Museo Galileo, MED GF028
Autore sconosciuto, originale dopo il 1670 / facsimile 2010
Firenze, Museo Galileo, MED GF032
Giovanni Oliva, originale 1616 / facsimile 2010
Dep. ABA, Firenze
Bartolomeu Velho, 1561
Inv. 1116
Charles Whitwell, Fattura inglese, fine sec. XVI
Inv. 1478
Costruttore sconosciuto, sec. XVII
Inv. 1479
Costruttore sconosciuto, sec. XVII
Inv. 599
Costruttore sconosciuto, Fattura inglese, fine sec. XVI
Inv. 600
Costruttore sconosciuto, Fattura inglese, fine sec. XVI
Inv. 1099, 1122
Charles Whitwell, Fattura inglese, fine sec. XVI
Inv. 663
James Kynvyn, Fattura inglese, 1595
Inv. 3812
Bernardo Facini, Venezia, 1701
Inv. 3372
Costruttore sconosciuto, Fattura inglese, 1596
Inv. 3723
Ditta Louis-Félix Védy, Parigi, sec. XIX
Inv. 3174
James Kynvyn, Londra, 1597